Una commedia scritta da Laurent Baffie e adattata per l’Italia da Claudio Insegno, dove la vicenda è ambientata nella sala d’attesa di un neuropsichiatra e i sei pazienti che arrivano mano a mano, ognuno è affetto da TOC (Tic ossessivo compulsivo) manifestata in ognuno di loro in modo diverso.
Maria (Sandra Milo) , il suo TOC è quello di essersi dimenticata qualcosa che per lei è veramente necessaria, Bianca (Arianna) il suo TOC è l’ipocondria , maniaca delle pulizie e ha il terrore di toccare qualsiasi cosa che la circonda per paura di prendersi malattie, Emilio (Massimiliano Vado) il suo TOC è l’ossessione di calcolare qualsiasi numero che vede o che sente, Fedro (Guido Ruffa) il suo TOC è quello di dire le parolacce quando le pensa, Lily (Alessandra Sarno) il suo TOC è quello di ripetere le cose che dice, Otto (Andrea Beltramo) il suo TOC è quello del terrore di camminare sulle linee del pavimento.
Tutti i sei pazienti sono nella sala d’attesa ma il dottore ancora non c’è, c’è però la sua segretaria che non sta molto simpatica ai pazienti proprio per il suo modo di fare, urla, ed è sempre nervosa.
Per ammazzare il tempo i sei pazienti iniziano a confidarsi tra di loro, così per gioco, ma il gioco diventa una vera e propria terapia di gruppo proprio nella sala d’attesa del loro dottore.
Uno spettacolo dove l'interprete riesce a calare al cento per cento sul proprio personaggio, dandogli tutti pregi e i difetti che ha.
Lo spettacolo inizia con Guido Ruffa calato nei panni di Fredo che entra nella sala d'attesa del proprio dottore si siede sul divanetto al centro della stanza e sfoglia una rivista e inizia a dire volgarità, poi entra Arianna calata nei panni di Bianca prende tira fuori dalla borsa uno sgrassatore con un pezzo di carta e pulisce il divanetto proprio nel punto in cui si deve sedere, ognuno di loro appena entra in scena manifesta subito il suo TOC e ha questo punto ogni TOC di ogni personaggio diventa una gag e lo spettatore riesce a divertirsi anche con delle semplici parolacce che messe in un contesto del genere non sono volgari e fastidiose ma diventano divertenti e lo spettacolo prende vita già dalla prima scena il pubblico non smette mai di ridere, questo vuol dire che lo spettacolo funziona e il pubblico lo apprezza non solo perchè nel cast ci sono attori famosi , ma la storia diventa coinvolgente e ognuno di noi che guarda lo spettacolo ci si immedesima e si pensa che forse anche noi abbiamo un TOC e non lo sappiamo, si dice però che il 93 % delle persone è affetta da TOC, a questo punto vuol dire che qualcuno di noi è affetto e non lo sa.
Uno spettacolo divertente composto da gag totalmente esilaranti, con degli interpreti di un certo calibro ed un regista che è un genio Claudio Insegno, che è riuscito ad adattare con successo una commedia del genere come questa.
Toc Toc fino al 7 aprile al Teatro Nuovo di Milano.
Juri Moretti



Troppo bella ! Divertentissima, fino alle lacrime
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