Inizia così lo spettacolo scritto nel 1974 da Pietro Garinei, Sandro Giovannini e Iaia Fiastri, con le musiche di Armando Trovajoli e le coreografie di Gino Landi.
Ispirato al romanzo di David Forrest "After the deluge".
Prodotto da Alessandro Longobardi, il teatro Brancaccio e Viola Produzioni, è arrivato a Milano al Teatro della Luna, concludendosi con un buon riscontro da parte del pubblico.
Con una grande orchestra dal vivo diretta dal maestro Maurizio Abeni.
Camilla Negri è Clementina ; Figlia del sindaco del piccolo paesino di montagna, innamoratissima di Don Silvestro e tenterà di conquistarlo in tutti i modi.
Marco Simeoli è Crispino ; sindaco del piccolo paesino di montagna , si scontra sempre con Don Silvestro pervia delle loro idee completamente diverse, vorrebbe far parte del coro della parrocchia anche se è stonato.
Emy Bergamo è Consolazione ; personaggio femminile su cui ruota tutto il significato della storia, ovvero il perdono per coloro che hanno commesso degli errori (Aggiungi un posto a tavola).
Consolazione è una donna di facili costumi che arriva nel piccolo paesino di montagna per distrarre gli uomini dal compito assegnato da Dio, suscitando naturalmente le ire delle loro mogli e facendo preoccupare molto il povero parroco.
Piero Di Blasio è Toto ; Un ragazzo semplice e ingenuo, che non ha mai conosciuto l'amore, ma grazie ad un miracolo si innamorerà e farà innamorare di se la bella e provocante Consolazione, redimendo dal peccato la ragazza e portandola con se sull'arca.
Francesca Nunzi è Ortensia ; Moglie del sindaco, un po' petulante ma di buon cuore.
Enzo Garinei è la voce di Dio ; Voce potente e imperiosa, colui che incaricherà il parroco a costruire l'arca.
Questo grande cast è stato assolutamente degno di interpretare questo spettacolo, ogni personaggio e ogni performance .
Non manca sicuramente l'ironia in questo spettacolo grazie alle improvvisazioni di Gianluca Guidi.
LA STORIA DI “AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA” raccontata da Alessandro Caria
Metà Anni Settanta, in un clima di recessione economica esplode la violenza criminale e politica. In questo contesto sociale prende vita Aggiungi un Posto a Tavola, nato da una felice intuizione di Jaja Fiastri che trovò un libro in una bancarella della stazione Termini con una copertina che la colpì: c’era un giovane prete con i capelli biondi e lunghi, con una faccia simpatica. Si intitolava Dopo di me il diluvio, scritto da David Forrest (pseudonimo scelto da due scrittori inglesi: David Eliades e Forrest Webb). Era una storia di fantapolitica, ma quello che le accese la lampadina era l’idea che Dio telefonasse ad un prete per organizzare un secondo diluvio universale! La Fiastri ne parlò con entusiasmo a Garinei e Giovannini e insieme coinvolsero il Maestro Trovajoli. Nel marzo del 1974 Garinei e Giovannini sono ad un bivio. Forse questo spettacolo con cui festeggiano il loro trentennale sodalizio potrà essere l’ultimo. Cosa fare? Uno spettacolo spartano ispirato ai tempi difficili, oppure ci si dimentica dei tempi che si stanno vivendo e ci si mette dentro tutto come ai vecchi tempi? Hanno scelto la seconda soluzione, non senza paura, grazie anche al decisivo contributo di Mario Croce, noto industriale delle calzature, che da allora ha coprodotto tutti gli spettacoli della ditta G&G. Croce, staccando un sostanzioso assegno per coprire gran parte delle spese di allestimento, fece persuasi G&G che solo con la possibilità di andare a vedere un grosso spettacolo le famiglie sarebbero uscite di casa la sera superando le incertezze dell’austerity e la paura per quel clima di tensione sociale.
Allo spettacolo, però, mancava ancora il titolo...
Come sempre c’erano alcuni titoli di 'lavoro', questa volta in lizza c’erano Concerto per prete e campane, Aggiungi un posto a tavola e La bis bisarca. Giovannini parteggiava sfacciatamente per il primo e Garinei per il secondo. Per risolvere in fretta la questione, G&G organizzarono un referendum che vide la vittoria di Aggiungi un posto a tavola.
Domenica 8 dicembre del 1974, ore 21:15. Al Teatro Sistina di Roma il sipario si alza per la World Premiere (è davvero il caso di dirlo!) di Aggiungi un Posto a Tavola.
L'impatto che Aggiungi un Posto a Tavola ha su pubblico e critica è senza precedenti. Il pubblico si innamora da subito dell'umanità del pretino di montagna (Johnny Dorelli), delle prodezze comiche della mondana redenta (Bice Valori), dello stile teso e di effetto sicuro del sindaco (Paolo Panelli), della freschezza e incisività della teen-ager innamorata del parroco (Daniela Goggi) e della goffaggine del contadinotto che ritrova la virilità (Ugo Maria Morosi). Sulle pagine dei giornali, tutti i critici accolgono la nuova commedia musicale di G&G con recensioni che esaltano ogni aspetto della rappresentazione teatrale con elogi ed apprezzamenti straordinari, dal copione ricco di divertente fantasia narrativa, che esprime allo stesso tempo semplicità e ironia alle musiche orecchiabili e piene di estro di Armando Trovajoli (la canzone che dà il titolo allo spettacolo diventerà un evergreen clamoroso), dalle ben calibrate coreografie di Gino Landi alle maestose scene di Giulio Coltellacci fino alla esperta e collaudata regia di Garinei e Giovannini.
L'allestimento costa la cifra record di 270 milioni di lire. La prima annata (1974-’75) si svolge interamente a Roma, con il Sistina sempre esaurito fino al 2 giugno 1975, per un totale di 6 mesi con 188 repliche, l'incasso è di circa un miliardo e 300 milioni, mentre gli spettatori sfiorano le 270 mila unità: Aggiungi un Posto a Tavola stabilisce il record di tenuta assoluto per uno spettacolo italiano nello stesso Teatro.
ANNI SETTANTA
Nella stagione a seguire (1975-’76) la compagnia di Aggiungi un Posto a Tavola compie una lunga tournée (otto mesi con spettacoli quasi giornalieri) attraverso le maggiori città italiane.
Il 19 novembre 1976 la commedia musicale di G&G debutta al Theatre an der Wien di Vienna con il titolo Evviva Amico con repliche andate avanti per circa 9 mesi.
A seguire Aggiungi un Posto a Tavola arriva in Spagna, debutto al Teatro Monumental di Madrid con il titolo El Diluvio que Viene l’11 marzo 1977 e si andrà avanti per oltre 3 anni (con due spettacoli al giorno!) totalizzando 2.124 repliche. Negli anni a venire si avranno due revival, uno nel 1995 (Madrid, Teatro Calderon) e uno nel 2004 (Valencia, Teatro Olympia).
Con il titolo di Himmel Arche und Wolkenbruch debutta a Lubecca il 9 giugno 1977 e tiene il cartellone per circa 6 mesi di repliche.
Aggiungi un Posto a Tavola torna così in Italia a grande richiesta il 6 dicembre 1977, sempre al Sistina e con lo stesso Cast della prima edizione fatta eccezione di Jenny Tamburi come Clementina; inizialmente erano in programma repliche per due mesi, ma si andò avanti con successo fino a cinque mesi, sempre a teatro esaurito fino al 23 aprile 1978. Lo spettacolo, a questa data, ha avuto in Italia 642 repliche ed è stato visto da circa un milione di spettatori!
Nel marzo del 1978, ancora con il titolo El Diluvio que Viene lo spettacolo attraversa l’Atlantico per approdare a Città del Messico, dove rimane in cartellone per circa 1.800 repliche. In Messico si avranno altre due edizioni, sempre al Teatro San Rafael (1993 e 2007).
Il 9 novembre 1978, con il titolo Beyond the Rainbow, arriva a Londra con il debutto nel prestigioso West End all’Adelphi Theatre; questa edizione rimane in scena per ben 238 repliche, circa 8 mesi. Johnny Dorelli è anche in questa edizione Don Silvestro. Le liriche dello spettacolo furono tradotte da Leslie Bricusse, vincitore di due Oscar e un Grammy Award.
Il 19 aprile 1979, sempre come El Diluvio que Viene, arriva il debutto a Buenos Aires con repliche per oltre 3 anni (prima al Teatro Nacional poi al Teatro Cómico). Anche in Argentina si susseguono le riprese dello spettacolo: la seconda debutta l'8 gennaio 1985 al Teatro Astral; nel settembre 1992 va in scena il terzo revival al Teatro Lola Membrives; nel gennaio del 2011 debutta a Mar Del Plata la quarta edizione; nel gennaio 2016 c’è una ennesima ripresa al Teatro Ópera Allianz di Buenos Aires.
L’edizione in lingua spagnola è stata messa in scena con grande successo anche in Perù, Cile e Venezuela.
ANNI OTTANTA
Il 5 giugno 1981 prende il via anche l’edizione brasiliana a San Paolo (Teatro Cardoso), in lingua portoghese, con il titolo Aí Vem o Dilúvio, le repliche andranno avanti fino al 30 gennaio 1983, con una edizione a Rio de Janeiro (Teatro Zacaro) nel 1982; nel luglio del 2000 andrà in scena la seconda edizione (San Paolo, Teatro Ópera).
A settembre del 1981 il sipario si alza a Lisbona in Portogallo per la prima di Aí Vem o Dilúvio.
Nella seconda metà degli Anni Ottanta arrivano anche le edizioni dell’Est Europa con la produzione ungherese che debutta a Budapest nel dicembre 1987 con il titolo Mennybol a Telefon e poi in Cecoslovacchia, per giungere a quella in Russia, prima al Teatro Nazionale della città ucraina di Sverdlovsk nel settembre 1988 e poi al Palazzo dei Congressi di Mosca il 10 aprile 1989 sempre con il titolo Konetz Svieta ("Il finimondo") con arrangiamenti dalle sfumature rock.
ANNI NOVANTA
Pietro Garinei decide di riprendere Aggiungi un Posto a Tavola che torna al Sistina il 9 marzo 1990, ancora con Johnny Dorelli che - nonostante avesse dichiarato di sentirsi un po' fuori parte a sedici anni dal debutto - indossa di nuovo la tonaca e calza le scarpe da tennis per 75 serate da 'tutto esaurito', seguite l'anno successivo dalle sole 11 repliche milanesi al Teatro Carcano. Accanto a Dorelli ci sono Tanja Piattella (Clementina), Alida Chelli (Consolazione), Adriano Pappalardo (Toto), Carlo Croccolo (Crispino) e Christi (Ortensia).
DUEMILA
Il 17 dicembre 2002 (Teatro Nazionale, Milano) ecco la quarta ripresa di Aggiungi un Posto a Tavola, l'ultima edizione diretta da Garinei; questa volta ad indossare la tonaca di Don Silvestro è Giulio Scarpati; completano il Cast la giovanissima Martina Stella (Clementina), Chiara Noschese (Consolazione), Max Giusti (Toto), Enzo Garinei (Crispino) e Christi (Ortensia). Dopo aver collezionato 87.000 spettatori al Nazionale di Milano in due mesi di repliche e 18 esauriti consecutivi all'Augusteo di Napoli, lo spettacolo trionfa al Sistina per altri due mesi; visto il successo, Scarpati e compagni torneranno a Roma per un altro mese la stagione successiva, nel mezzo di una lunga tournée che alla fine collezionerà circa 240 repliche in due anni.
L’intramontabile successo di Aggiungi un Posto a Tavola si conferma in Italia con la sua quinta ripresa (debutto al Sistina il 2 dicembre 2009). Il quotidiano Il Messaggero celebra con un inserto speciale i 35 anni della commedia musicale e il passaggio del testimone (o meglio, della tonaca) da Johnny Dorelli a suo figlio Gianluca Guidi e con lui vanno in scena Valentina Cenni (Clementina), Marisa Laurito (Consolazione), Marco Simeoli (Toto), ancora Enzo Garinei (Crispino) e Titta Graziano (Ortensia); lo spettacolo sbanca per l’ennesima volta il botteghino, le prime 82 repliche furono viste da 112.600 spettatori! Questa edizione viene applaudita da più di 300.000 spettatori in un totale di 239 repliche in tutta la penisola e il 14 febbraio 2010 al Teatro Arcimboldi batte il record di spettatori in una sola sera per questo spettacolo: 2.253 biglietti staccati.
Il 19 aprile 2013 (Teatro Fenaroli, Lanciano) arriva la sesta edizione di Aggiungi un Posto a Tavola proposta dalla Compagnia dell’Alba di Ortona, un’edizione fedele all’originale nella regia e nelle coreografie (riprodotte da Fabrizio Angelini) ma ridimensionata nella costruzione scenica per permettere allo spettacolo di raggiungere anche quei teatri di provincia che non potevano ospitare l'edizione 'kolossal'. Il Cast comprende Gabriele De Guglielmo (Don Silvestro), Arianna e Carolina Ciampoli si alternano come Clementina, Jacqueline Ferry (Consolazione), Gaetano Cespa (Toto), Tommaso Bernabeo (Crispino), Brunella Platania (Ortensia). La compagnia abruzzese colleziona quasi 150 repliche e festeggia i 40 anni dello spettacolo all'Auditorium Conciliazione di Roma.
Nel novembre 2015 la Bernstein School of Musical Theater di Bologna partecipa ad un progetto in collaborazione con l’Università Normale di Chengdu in Cina che prevede la messa in scena di uno spettacolo/workshop di Aggiungi un posto a tavola con un cast misto di allievi italiani e cinesi.
L’ARCA CONQUISTA MILANO di Alessandro Caria
«Affettuosa ed indimenticabile accoglienza». Così recitava il tamburino fatto pubblicare sul Corriere della Sera domenica 11 gennaio 1976 da Garinei e Giovannini per ringraziare il pubblico milanese dei lunghi applausi e le ovazioni che aveva tributato alla prima edizione di Aggiungi un Posto a Tavola. Ma per comprendere meglio l’entusiasmo (fanatismo?) con il quale Milano accolse questa fortunata commedia musicale basta leggere la cronaca di mercoledì 29 ottobre 1975 in un articolo di Paolantonio Paganini pubblicato sul quotidiano La Notte: «Da qualche giorno verso le sei del mattino davanti al Teatro Lirico in Via Larga, vi è un gruppetto di persone che aspetta. Verso le otto sono già una fila interminabile. Sono tutti in attesa di comprare un biglietto per Aggiungi un Posto a Tavola. I botteghini del Lirico non registravano da tempo una tale richiesta. Ieri mattina si sono avuti anche degli incidenti. La folla che ancora a mezzogiorno aspettava di entrare, temendo di non ottenere i biglietti, ha sfondato la porta a vetri dell’ingresso. Svenimenti, ragazze in lacrime, cassiere terrorizzate, panico generale fino all’arrivo della polizia che ha ristabilito la calma». Lo stesso Gianluca Guidi – che si appresta a tornare a Milano con questa commedia musicale - tempo fa raccontò: «Da bambino vivevo a Milano e ricordo che quando lo spettacolo fece tappa al Lirico, una mattina mio padre mi svegliò presto e mi disse "Oggi non ti porto a scuola, andiamo da un’altra parte…"; prendemmo la macchina e ci fermammo di fronte al teatro dove c’era una lunga fila di persone che non curanti del freddo aspettavano l’apertura del botteghino. "Vedi? Queste persone sono qui per vedere papà!"».
Già, perché Milano ha sempre voluto bene a questa commedia musicale, a partire proprio dalla prima volta in cui approdò al Teatro Lirico il 18 ottobre 1975, occupando tutte le 1.800 poltrone della sala di Via Larga per ben tre mesi (92 repliche per oltre 160 mila spettatori e una media di incassi di 9 milioni di lire a sera – come riportava il Corriere d’Informazione). Erano tempi, è bene ricordarlo, non facili: siamo nel cuore degli Anni ‘70 e si diffonde quel crescendo di incertezza strisciante; sono gli anni degli assassini politici in strada, delle gambizzazioni e dei rapimenti firmati Brigate Rosse.
Durante la affollata conferenza stampa di presentazione del 17 ottobre Garinei e Giovannini affermarono di sentirsi giustamente preoccupati perché non consideravano quello di Milano un secondo debutto ma un debutto vero e proprio: «perché Milano è una città difficile, abituata bene con spettacoli di livello mondiale come quelli del Piccolo e noi, pur se in un altro campo, non vogliamo sfigurare! Siamo allo stesso tempo fiduciosi di offrire ai milanesi uno spettacolo ancora migliore di quello andato in scena a Roma visto che l’ampio palcoscenico del Lirico si presta meglio del Sistina ad uno spettacolo così ricco e complesso».
Il celebre critico ed intellettuale Roberto De Monticelli sulle pagine del Corriere della Sera (foto a destra) - avevano saputo ancora una volta far convivere lo stupore, il senso del miracolo, con la loro indiscussa capacità di rapportarsi alla realtà e all’ethos umano.
La città di Milano detiene anche un altro piccolo record: è la piazza italiana che ha ospitato Aggiungi un Posto a Tavola ogni volta in un diverso teatro: Lirico, Carcano, Nazionale, Arcimboldi (due volte), Teatro della Luna (due volte).
Quando il sipario calerà sull’ultima replica milanese Aggiungi un Posto a Tavola in sette edizioni italiane questi sono i numeri da capogiro del “classico dei classici” della commedia musicale italiana, un successo che non conosce età:
1.562 repliche 93 città raggiunte 183 artisti in scena
2.200.000 la stima degli spettatori
Aggiungi in posto a tavola, tutto sommato :
Tra Milano e Roma nella stagiona 2018/2019, scatura un grandissimo successo sia di pubblico che di critica, dove troviamo un grandissimo cast con attorno degli strepitosi performer.
Una favola per tutti dove ti affezioni ai personaggi e ogni spettatore ritrova un pizzico di se.
Si ride, si piange e si riflette in questa favola che dagli anni 70 fino ad oggi riempie i teatri d'Italia, dove troviamo sempre un cast di grandi attori e grandi performer e sopratutto dobbiamo ringraziare tutte le produzioni che lo hanno portato in giro per il nostro paese.
Juri Moretti e Francesco Riontino










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