A Chorus Line, un classico della storia dei musical, concepito dal regista Michael Bennet che lo mise in scena per la prima volta a Broadway nel 1975 dove rimase in cartellone per 15 anni, per un totale di 6.137 repliche. Lo show creò tanto entusiasmo da essere rinominato come il "Re dei Musical". Vinse anche 9 Tony Awards (tra cui miglior musical, miglior regista, miglior libretto, miglior attrice, migliori musiche, miglior coreografo etc...), un premio Olivier Award per il miglior musical e un Premio Pulitzer per la drammaturgia. Successivamente la Columbia Pictures ne distribuì la versione cinematografica, con l'adattamento di Arnold Schulman e regia di Richard Attenborough e con Michael Douglas nel ruolo del regista Zach.
A Chorus Line racconta il dietro le quinte di uno spettacolo teatrale, mostrando l'impegno, la fatica, i sogni e il sacrificio di chi vuole veramente farcela.
Un gruppo di ballerini pieni di speranza si presenta ad un provino, sono pronti a tutto a farsi giudicare dal regista Zach e ad aggiudicarsi un ruolo di line nello spettacolo di prossima produzione, raccontandosi e condividendo con il regista le loro storie. Come sul palco così nella vita reale, gli stessi performer, a ogni alzata di sipario portano in scena loro stessi, determinati nel dimostrare chi sono.
Dopo due edizioni della Compagnia della Rancia, questa volta a riproporlo in Italia è la Stage Entertainment, con la regia di Chiara Noschese, che definisce questa nuova edizione, una versione 2.0, dove alcune cose cambiano dallo spettacolo originale, aggiornandole, come ad esempio i ragazzi durante la loro presentazione dicevano la loro data di nascita mentre in questa versione i ragazzi dicono solo la loro età, in questo modo sembra che non siamo più negli anni 70 ma ai giorni d'oggi.
I personaggi sono gli stessi, interpretati dai nostri performer in modo eccellente, le coreografie sono le medesime di Michael Bennet dello spettacolo originale, riprodotte da Fabrizio Angelini, il testo di James Kirkwood e Nicholas Dante, musiche originali riprodotte dal vivo dal maestro Andrea Calandrini.
Uno spettacolo che descrive le vite dei Performer, quello che ogni giorno affrontano per arrivare a fare qualsiasi spettacolo e su questo troviamo un filo di drammaticità, perchè noi spettatori ci ritroviamo a riflettere e metterci nei panni di ognuno di loro, pensando alla vita vera, per il quale motivo che questo spettacolo non è solo una recita ma pura realtà, quindi ci ritroviamo catapultati sulla vita reale di ogni nostro performer che recita sul palco.
I nostri performer sono ; Salvatore Palombi che interpreta il regista Zach e Federico Colonnelli che interpreta il coreografo Larry, poi ci sono i ragazzi , le femmine sono ; Giulia Gerola - Bebe, Roberta Miolla - Cassie (che vedremmo protagonista in una scena dove metterà in pratica tutta la sua bravura in una magnifica esibizione di danza), Claudia Mngini - Connie, Chiara Di Loreto - Diana, Margherita Toso - Judy, Serena Olmi - Kristine, Gea Andreotti - Maggie, Floriana Monici - Sheila, Martina Lunghi - Val, Federica Basso - Vicki, Ivana Mannone - Tricia, Noemi Marta Nazzecone - Lois, mentre i maschi sono ; Giuseppe Verzicco - Al, Giorgio Camandona - Bobby, Samuele Cavallo - Don, Giulio Benvenuti - Greg, Yuri Pascale Langer, Andrea Spata - Mike, Riccardo Sinisi - Paul, Angelo Di Figlia - Frank, Ilario Castagnola - Roy e Giuseppe Galizia - Butch.
Le canzoni che troveremo sono tutte tradotte in italiano, tranne "One", esibite con l'orchestra dal vivo diretta dal maestro Andrea Calandrini, mentre l'assistente alla regia è Nadia Scherani, le scene di Lele Moreschi, il disegno e di Armando Vertullo, il disegno luci e di Francesco Vignati, mentre la direzione tecnica è affidata Lorenzo Telò.
Uno dei classici dei musical di Broadway, che trionfa al Teatro Nazionale Che Banca, dove questi eccezionali performer ci faranno, sorridere, pingere e riflettere, insomma un sacco di emozioni, contornate da delle stupende musiche, luci e coreografie.
Questo capolavoro targato Stage Entertainment sarà al Teatro Nazionale Che Banca fino al 14 aprile.
Juri Moretti
Nessun commento:
Posta un commento